Sangon Valley The Real Free ride paradaise

TRACCE IN VAL SANGONE

Salire con la tavola in spalla, faticando come non mai battendo traccia nella polvere invernale dei pendii nord o facendo scorrere i propri sci sui piani perfetti creati dal firn primaverile, cercare l’Alaska in una mattinata invernale a 5 minuti da casa. Ancora assonnati, e con le gambe ancora “dure” sentire il freddo pungente sul viso che lentamente viene a svegliare i nostri progetti in una mattina di gennaio. Sentire la consistenza della neve, che cede sotto il nostro peso, a volte più a volte meno, passo dopo passo guardarsi indietro e alzandosi gli occhiali ormai troppo appannati per la condensa immaginarsi il pendio, sognare come sarà la discesa, seguendo con gli occhi la linea perfetta.
E finalmente arrivare, non in cima ad una montagna, ma ad un’idea, poter vedere cosa c’è oltre fermarsi, scambiare due parole con gli amici, il sorriso euforico che ci pervade come assuefatti da una droga naturale, le emozioni che sa regalare la montagna in questi momenti, preparasi e gustarsi il magico momento della discesa, che sia un pendio ripido, facendo le prime curve in derapata con le gambe che tremano sopra gli sci ed il cuore in gola e un brivido freddo lungo la schiena, affrontare le prime curve e poi lasciarsi andare; oppure da farsi tutta d'un fiato su pendii ampi, cercando di disegnare la linea perfetta quella che abbiamo sognato tutta la settimana in ufficio a scuola in fabbrica ed essere finalmente li, a giocare con la gravità e con la neve, fare parte di quell’ambiente cercando di far meno rumore possibile di non disturbare l’equilibrio della natura e lasciando solo una linea “imperfetta” sulla neve che rapidamente scomparirà fisicamente ma che ci lascerà dentro ogni volta un emozione difficilmente spiegabile.
A volte si cade nel retorico, ma la montagna d’inverno, diventa veramente magica,  si trasforma diventa un universo parallelo fatto di luci colori odori silenzi, ad ogni ora ed ogni giorno differenti, ma per vederla veramente devo entrare nei boschi nelle vallate, sulle creste, non posso dire di aver visto tutto questo andando in una località alla modo parcheggiando a 100 metri dalla funivia, che in poco più di 5 minuti insieme a  centinaia di altre persone mi permette di essere in punta ad una montagna, e poi perplesso una volta in punta mi chiedo dove siano quei pendi vergini e quelle valli immacolate pubblicizzate dall’ultima rivista in cui mi promettevano “sci libero”, con rammarico allora insieme ad una nutrita schiera di freeriders o aspiranti tali seguo le tracce di quei mille che mi hanno preceduto in una fetta di pendio tra due piste battute…ognuno chiaramente è libero di fare le proprie scelte e avere le proprie preferenze…il backcountry e lo scialpinismo possono però regalarci grandi emozioni, e senza passare da un cancelletto o dovendo pagare un biglietto o rispettando degli orari, e sufficiente uscire dalla propria macchina lasciarsi dietro la civiltà, e seguire il proprio istinto, scoprire la montagna vera quella senza tracce quella di uno stambecco che fa capolino dalla cresta o di un camoscio che ci accompagna in discesa, quella dei ruscelli che ostacolano il passaggio, e delle montagne all’alba che si colorano come neanche il più grande pittore saprebbe fare, 
insomma se credete che le montagne dei mega impianti di risalita, del Freeride Paradise, degli Eliski, della neve firmata, non siano le vostre montagne siete nel posto giusto, se credete nella liberà che può dare lo scialpinismo, se avete voglia di “ravanare” in un bosco prima di raggiungere un pendio, se avete vivo un buono spirito di esplorazione, se non volete dare tutto per scontato  e se volete scoprire alcuni angoli incontaminati della nostra Valle siete ne posto giusto….“Sangon Valley the Real Freeride Paradise”.