23/07/2010Saliti venerdì sera 23 luglio, al rifugio nel quale non mi stuferò mai di elogiare la gentilezza, la cucina e la disponibilità del gestore e di tutto il personale.
Come dicevo salita in rifugio il venerdì sera in compagnia del Fedo, con un po' di vento e nevischio, nella notte vento in intensificazione.
La mattina la sveglia suona quando ormai il grosso degli ospiti si è diretto verso la normale del Gran Paradiso, dopo colazione appena usciti dal rifugio ci rendiamo subito conto che la temperatura è veramente polare, decidiamo comunque di partire, e ci dirigiamo nel poco frquantato vallone che porta al Colle del Gran paradiso con magnifica vista sul Ciarforon e sulla Tresenta. In 1.30 circa siamo all'attacco, dopo aver risalito l'instabile pietraia che porta all'attacco, il vento è sempre più intenso e la parete è nascosta dalle nuvole e solo a tratti si fa ammirare nelle sue forme, il Sunto segna -5, a malincuore dopo un breve consulto decidiamo di incamminarci con calma verso il Rifugio dove incontriamo amici Cuneesi anche loro diretti alla Punta Marco ed anche loro respinti dal tempo artico.
Oggi è andata così, ma la piacevole camminata nel bosco la sera per arrivare al rifugio, con ermellini e scoiattoli che facevano capolino da ogni albero, la simpatia del gestore del rifugio e la vista del Ciarforon e delle montagne del Granpa ripagano ampiamente...chiaramente ci toccherà ritornare...magari Alison la prossima voltà si concederà con più disinvoltura...
